Come diventare docente di Sostegno..
L’insegnante di sostegno è un docente specializzato, previsto dalla L. 517/1977, che viene assegnato, in piena contitolarità con gli altri docenti, alla classe in cui è inserito il soggetto in situazione di handicap per attuare “forme di integrazione a favore dell’alunno” e “realizzare interventi individualizzati in relazione alle esigenze di quest’ultimo”.
Per diventare docenti di sostegno di ruolo sono necessari:
– abilitazione all’insegnamento oppure titolo di studio valido per l’accesso ad almeno una classe di concorso più i 24 CFU;
– conseguimento della specializzazione per l’attività di sostegno (TFA sostegno);
– superamento di un concorso.
Le funzioni dell’insegnante di sostegno
La funzione dell’insegnante di sostegno è, quindi, quella di favorire, insieme agli altri docenti, lo sviluppo di una strategia didattica inclusiva, attraverso metodologie specifiche orientate all’integrazione scolastica e studate in base alle caratteristiche della classe.
In questo senso, va considerato come un mediatore pedagogico che riveste una posizione cruciale nella gestione delle classi.
A inizio anno l’insegnante di sostegno redige il Piano Educativo Individualizzato (PEI): un documento fondamentale per l’inclusione dell’alunno disabile, in cui vengono stabiliti gli obiettivi didattici in accordo con la famiglia, i medici che seguono il bambino e gli altri docenti.
L’accesso ai corsi di specializzazione per le attività di sostegno (TFA sostegno)
I percorsi di specializzazione sono corsi istituiti ed attivati dagli Atenei. L’accesso al corso annuale di specializzazione per le attività di sostegno è subordinato al superamento di una serie di prove predisposte dalle singole Università per i diversi gradi di scuola: un test preliminare, una prova scritta, una prova orale.
Il test preliminare è costituito da 60 quesiti formulati con cinque opzioni di risposta, fra le quali il candidato ne individua una soltanto. Almeno 20 dei predetti quesiti sono volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana. È ammesso alle prove successive un numero di candidati pari al doppio dei posti disponibili nella singola sede per gli accessi.
Le prove di accesso ai corsi di specializzazione, inoltre, verificano il possesso di: competenze socio-psico-pedagogiche e didattiche diversificate in funzione del grado di istruzione; competenze su intelligenza emotiva; competenze su creatività e pensiero divergente; competenze organizzative in riferimento all’organizzazione scolastica e agli aspetti giuridici concernenti l’autonomia scolastica.
Una volta vinte le prove si segue il corso per la specializzazione per il sostegno didattico che è articolato nelle seguenti attività: insegnamenti; attività laboratoriali; attività di tirocinio.
Il corso si conclude poi con un esame finale.
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